LEGGI MORALI ED ETICA DELLA MAGIA ° Faye °
Argomento complesso e delicato quello di questo mese.
Da dove cominciare..
Allora, partiamo dalle leggi morali.
Innanzitutto, inizierei col dire che la morale che tendo a
seguire è la legge Karmica.
Io ho iniziato il mio percorso con la Wicca e in essa
insegnano la legge del tre, che ogni azione magica, nel bene o nel male,
ritorna indietro tre volte. Non ero molto per questo concetto, o meglio, non
ero molto per il triplicare. Sono più convinta che ogni azione ritorna indietro
al mittente, non moltiplicata, non triplicata ma neppure dimezzata, tale e
quale.
La legge Karmica può non colpire nella stessa vita, nel
senso, non è detto che se compio del male in questa vita che sto vivendo, mi
tornerà indietro altro male nella medesima vita. Forse in quella prossima verrà
fatto si che io possa imparare la lezione dagli errori commessi in precedenza.
Trovo che non è una cosa con cui scherzare, poiché molte
persone, oggi, prendono la magia come un gioco e scherzano con sedute
spiritiche o incantesimi lanciati casualmente. Non si dovrebbe fare.
La legge del Karma è, ovviamente, il principio di
causa-effetto, per la quale ogni azione provoca una reazione. Ritengo, oltre
tutto, che questo non comprenda solo la magia e quindi le azioni svolte solo
durante l’ uso di rituali e incantesimi, ma che riguardi la vita intera.
Fino ad un po’ di tempo fa facevo anche mio il “motto” Finchè
non nuoce a nessuno, fa ciò che vuoi, ritenevo fosse un concetto più che
corretto.
Ora, oggi, non è che non lo ritengo più corretto, però ho
avuto alcuni ripensamenti riguardo questa massima: “finchè non nuoce a
nessuno”, non è sempre così facile stabilire quando non si sta nuocendo
qualcun’ altro. Magari mi comporto in un determinato modo, pensando di agire al
meglio per me e non mi rendo nemmeno conto che, nel mio essere un poco egoista,
danneggio un’ altra persona, magari involontariamente. Se così è, direi che
verremmo tutti puniti. Capita spesso, spessissimo, di ferire altre persone (ovviamente
non in senso fisico) senza fare apposta e direi che se fosse propriamente vera
quella citazione (finchè non nuoce a nessuno fa ciò che vuoi) bisognerebbe
vivere nel terrore.
Ovviamente poi entra in gioco anche l’interpretazione
personale. Se con il “fai ciò che vuoi” parliamo solo di ambito magico, di
incantesimi, allora può essere più condiviso rispetto se avesse invece una
visione generale.
Comunque, io ci tengo a precisare che non vivo nel terrore
di cosa sto facendo e cosa potrebbe comportarne, penso di agire nel modo più
spontaneo possibile, anche perché mi ritengo una persona altruista.
Altra cosa che volevo precisare è la spontaneità con la
quale da sempre (diciamo da un tempo che nemmeno ricordo) mi comporto seguendo
la legge karmica, prima ancora di studiare il paganesimo, la Wicca o qualsiasi
altra cosa. Trovo sia una legge estremamente naturale, una cosa che mi viene
spontanea nella mente e quindi non ho dovuto “apprendere” questo modo di
comportarmi, l’ ho sempre avuto mio.
Penso di aver terminato la prima parte dell’ argomento.
Ora, passerei all’ etica della magia.
Premetto subito che non compio moltissimi incantesimi al di
fuori dei rituali che rientrano nella celebrazione della ruota dell’ anno.
Generalmente, solo qualche incantesimi di protezione o per rimuovere energie
negative dai luoghi.
Comunque, anche in queste poche magie che compio, tendo a
farle solo per me stessa. E’ capitato, forse una volta o due, di fare un
sacchettino per purificare ad un’ amica o una collega, però tendenzialmente me
le tengo per me.
La motivazione è molto semplice: mi ritengo poco esperta.
Non sono sicura che i miei incantesimi funzionino e se dovessero non riuscire
nel modo corretto, non voglio che sia qualcun’ altro a “pagarne” le
conseguenze.. quindi, mi limito a compierli per me stessa.
Ora, parlando in senso più generico, vediamo un po’ di
spiegare cosa penso delle magie fatte per altre persone.
Penso che non ci sia alcun male nel compiere un incantesimo
per un amico o un famigliare, che si trova in un momento difficile o che
comunque vorrebbe un aiuto. Penso però che sia giusto compierli solo se questa
persona lo chiede esplicitamente. Spiego il perché. Vi sono persone che non
credono nella magia, o credono che sia male, poiché appartengono a religioni
differenti dove le nostre pratiche non sono condivise. Penso che i pensieri e
le credenze altrui vadano rispettate e se una persona non gradisce un aiuto
magico, sia giusto rispettare la sua scelta.
Per questo motivo, anche se si vuole solo fare un favore ad
un amico, penso che sia meglio non fare nulla senza che l’ altra persona l’
abbia esplicitamente chiesto.
Ovviamente, questo discorso era riguardante la magia fatta
in senso buono, volta ad aiutare le altre persone.
Se invece parliamo di magie “negative”, magie distruttive
nei confronti di altri individui.. bè, dico subito di essere contraria.
Maledizioni, malocchi e quant’ altro, trovo che sia molto ma molto pericoloso
farlo. Non mi è mai passato per la testa di fare un malocchio per ripicca o
vendetta verso qualcuno, lo trovo un metodo poco civile.
Fortunatamente non mi è mai capitato di essere vittima, a
mia volte, di incantesimi “negativi” (o, se ci hanno provato, non hanno avuto
effetto!) ma se mai (speriamo di no) mi capiterà, credo che tenterò “semplicemente”
di ripulirmi con incantesimi protettivi e per allontanare le energie negative
attorno a me.