Witch of Odin - Daughter of Fog and Ice - Sister of Wolves
~ Erede di Durin ~


mercoledì 28 novembre 2012

MWL - Tell the Owl Argomento 9 - Mito: Interpretazione della mitologia come insegnamento spirituale


Questo mese il gufo ha trovato un argomento davvero complesso!
Non parlerò nello specifico di mitologia poiché non ho conoscenze tali da poterlo fare, rischierei solo di farmi ridere dietro, cercherò quindi di prendere il discorso da un punto di vista diverso.
Quando mi sono avvicinata a questa nuova religione (nuova perché a me sconosciuta), non ho pensato fin da subito alla mitologia che vi stava dietro, pensavo solo al rapporto pratico e diretto con essa.
Per me non è semplice parlare di mitologia, riferito alla religione pagana perché questa è talmente varia nelle sue singole tradizioni che bisognerebbe riuscire a parlare di ognuna di essa, nello specifico.
Per questo motivo, credo che nella religione pagana, bisogna prima orientarsi, capire quale sia la strada che una persona decide di seguire, quale sia la tradizione che vuole intraprendere poiché non è possibile studiare le basi di una religione così vasta, se non si ha ben presente la singola strada che si intraprenderà.
Nella mia esperienza diretta, ho studiato la mitologia “generica” che stava dietro alle religioni neopagane (come la Wicca), quando ho cominciato ad interessarmi ad esse, ed ora che ho trovato invece una strada più consona a me, ho cominciato a studiare la mitologia di questa determinata tradizione.
Non posso affermare che la mitologia non sia importante, ovviamente, perché è la base della religione stessa e non si può seguirla, celebrarla, se non si conosce il pantheon di riferimento, piuttosto che l’origine e la fine della vita ed altro ancora, ma, come ripetuto anche prima, penso che questo aspetto in una religione come quelle pagane, possa in qualche modo passare in secondo piano, superata dall’esperienza pratica e diretta che possiamo avere con la natura, gli insegnamenti che possiamo apprendere da essa.
Non so dire se è più importante conoscere i miti di una tradizione o conoscere le piante del luogo in cui viviamo, le proprietà dei cristalli, l’importanza degli altri esseri viventi.. sono due aspetti diversi ma entrambi fondamentali all’interno della spiritualità, anzi, di una spiritualità come quella pagana.
In una religione come la nostra, forse l’aspetto che viene considerato per primo da chiunque si avvicini, è proprio quello naturalistico, quello pratico, poiché è una caratteristica assolutamente da non sottovalutare; lo studio dei miti forse potrebbe venire dopo, in secondo luogo e in un secondo momento, quando la persona ha capito e conosciuto diverse strade ed ha scelto, per un motivo o per l’altro, una singola via. A questo punto però lo studio della mitologia della tradizione scelta non può non essere intrapreso, perché se non si conosce la base, non si può conoscere neint’altro.

Il titolo vero e proprio di questo argomento è “mito: interpretazione della mitologia come insegnamento spirituale”, forse non ho propriamente risposto a quello che invece avrei dovuto, con il discorso che ho fatto, ma ho cercato di sviluppare il pensiero che avevo nella testa collegandolo alla spiritualità pagana.
Se dovessi distaccarlo da essa, per me i miti sono come le morali delle favole, ci raccontano della vita dell’umanità, della Terra stessa, può capitare di imparare una lezione leggendo una favola per bambini, anche se pensavamo che questa fosse solo una storiella. Spesso se pensiamo al termine mitologia pensiamo agli studi di scuola, o dell’università, pensiamo ad argomenti complicati e complessi talvolta impossibili da capire, ma non è così, perché la mitologia è la base di ogni storia di vita. Se invece di mitologia usiamo i termini leggende, favole, anche usi e costumi, possiamo comprendere meglio il significato di questa parola, perché se anche non sono propriamente sinonimi, possono talvolta accumunarsi. Le tradizioni di una civiltà sono la base della civiltà stessa e ci appartengono.
Se siamo interessati alle tradizioni di una civiltà diverse dalla nostra, forse sarà più difficile per noi apprenderle, perché le troveremo diverse e lontane da quello che è il nostro modo di vedere la vita, ma può essere un insegnamento, perché possiamo imparare a conoscere un’altra visuale della vita che potrà portarci a correggere convinzioni errate che abbiamo dentro di noi.

[A breve il video!]

martedì 27 novembre 2012

Modern Witch Lague 5 - Alfabeto di Strega - [N]anta


[N] come [N]anta

La Nanta è uno strumento puramente pratico, una borsa che la strega può costruirsi e riempire con gli strumenti utili per le celebrazioni all’aperto o, comunque, lontane da casa.
La Nanta è molto utile qualora la strega si ritrovi a praticare all’aria aperta, in un bosco o in un parco, o ancora quando siamo in viaggio, lontano da casa, ma vogliamo comunque avere con noi un piccolo altare portatile.
La Nanta può venir costruita come meglio si ritiene, della forma, materiale e coloro che si preferisce. Si prediligono i tessuti naturali, ma qualsiasi altro potrà ugualmente andare bene.
Sarebbe ideale costruirla con le proprie mani, scegliere il tessuto, cucirla a mano, decorarla a mano, ma se la cosa dovesse risultare troppo difficoltosa, si può sempre rimediare con una già fabbricata.

All’interno della Nanta possiamo mettere gli strumenti che desideriamo, gli strumenti senza i quali non possiamo celebrare un rituale.
Un esempio del contenuto è il seguente:
Simboli per la Dea e il Dio, simboli per gli elementi, sale, acqua, olio, gesso per tracciare cerchio e sigilli, offerte per la Natura,  candele, una piccola bacchetta, un coltellino o delle forbicine..
Ovviamente gli strumenti sono assolutamente personali, dipende dalle abitudine che ogni strega ha e gli strumenti che essa è abituata ad utilizzare.



Per l’immagine si ringrazia.. http://lasorgente.forumfree.it/?t=57758419

giovedì 22 novembre 2012

Algyz – Jera – Perth – Raido – Ehwaz


Ieri sera ho chiesto aiuto alle rune per una questione che le riguarda da vicino.
Voglio creare un talismano, la bacchetta runica, uno strumento che porti protezioni soprattutto ma non solo.
Su questa bacchetta – che sarà un piccolo ramo – avrà sopra inciso cinque rune con cinque proprietà particolari e il problema era scegliere.
Alcune le avevo già decise io, per il loro significato, ma con altre ero un po’ incerta.
Con l’aiuto del pendolo ho trovato ogni runa adatta allo scopo.
Tra l’altro, piccola parentesi, questo nuovo pendolo è davvero bello, mi ci trovo molto bene, sono proprio contenta.

Ho chiesto anche un aiuto, ieri sera, ad Odino, spero che mi ascolterà perché è una questione davvero molto importante per me, anche se non mi riguarda in prima persona.
Se tutto andrà per il meglio, questo weekend dedicherò il giusto tempo per sistemare, pulire l’altare e penserò a qualche offerta degna dell’impegno messo nella problematica.

Ho perso la Moleskine che stavo usando come quaderno per gli appunti di lavoro.. Avevo deciso di comprarne una per appuntare diverse cose che mi venivano in mente a sprazzi o informazioni da abbozzare che trovavo in giro per il web o anche nei libri..
Avrei voluto abbozzarci sopra la bacchetta runica ma non l’ho più trovata! Sono una frana!
Salterà fuori.

mercoledì 21 novembre 2012

Modern Witch Lague 5 - Alfabeto di Strega - [M]ana

[M] come .. [M]ana


Il termine mana (o parole simili derivate) è molto usato in tutte le mitologie della terra con vari significati: potenza materna, spirito della luna, magico, forza soprannaturale o nome di dea.
Negli studi antropologici sul sud pacifico il mana è descritto come la sostanza scaturita attraverso i riti magici direttamente della sacralità di una persona o cosa. Infatti il culto di una re
liquia appartenente ad una persona sacra deriva proprio della convinzione che il suo corpo sia in vita che da morto possegga il "mana".
Il mana ha anche il ruolo di governare gli inferi, in Finlandia per esempio si chiamava manana.
gli antichi romani veneravano Mana (o Mania) come una vecchia Dea che governava il regno dei morti, i cui figli (spiriti ancestrali) venivano chiamati "manes" e abitavano le cavità sotto il "lapis manalis" nel foro romano.
A loro erano dedicate feste mascherate chiamate maniae.
Socrate identificava il mana come il divino spirito dell'uomo.

Altri riferimenti mondiali sono: Maya (dea vergine indù il cui significato è "potenza"), Monat (dea vergine araba rappresentante il fato), Mana (nell'europa arcaica era la madre luna), Manavegr (il regno scandinavo del cielo governato da mana), e Mania (terra celtica governata da tre dee).


martedì 20 novembre 2012

Modern Witch Lague 5 - Alfabeto di Strega - [L]jossalfheim

[L] come [L]jossalfheim

Ljossalfheim, a volte denominato solo Alfheim, è uno dei nove mondi della cosmologia nordica.
E’ il regno degli elfi della luce, appartenente ai regni fatati ed è situato vicino ad Asgard.
Una particolarità di questo regno è la non conformità per quanto riguarda le stagioni; di fatti capita che nello stesso momento dell’anno, in una regione del regno ci sia l’estate e, in un'altra, l’inverno.

Il paesaggio è per lo più forestale, con alberi sia a foglia caduca che conifere; gli alberi sono un po’ ovunque enormi, maestosi.
Ce ne sono altri minori nelle zone di montagna, in questa area ci sono inoltre colline verdi e valli che compongono un’ altra grande “attrazione turistica” di Alfheim.
Sono stati creati dei tunnel sotterranei che uniscono Ljossalfheim al regno più vicino, ma esiste anche un percorso in superficie per raggiungere gli altri regni fatati.

Gli abitanti di Alfheim, gli elfi della luce, un tempo erano uniti agli Elfi oscuri.
Dopo una guerra che ha visto per protagoniste queste due razze però, gli elfi oscuri, essendo stati battuti dagli elfi della luce, sono stati rilegati nel regno di Duergar, diventando così a tutti gli effetti gli elfi oscuri di Svartalfheim.

Alfheim è avvolta da una strana magia; un velo di incanto che rende tutto migliore ed esteriormente più bello rispetto a come in realtà è.
Ci sono persone che possono vedere però la realtà, oltre il velo di incanto, ma se si vuol essere considerati dei buoni ospiti, è meglio far finta di niente e continuare a vedere tutto in modo magicamente migliore.

venerdì 9 novembre 2012

Modern Witch Lague 5 - Alfabeto di Strega - [K]raken

[K] come [K]raken

Il kraken è un mostro marino leggendario dalle dimensioni abnormi; il suo mito ha origini molto antiche, ma si è sviluppato soprattutto fra il Settecento e l'Ottocento, forse anche sulla base dei resoconti di reali avvistamenti di calamari giganti. Viene generalmente rappresentato come una gigantesca piovra, con tentacoli abbastanza grandi da avvolgere un'intera nave.
In norvegese, krake indica un animale malsano o aberrante (in analogia alle forme inglesi crank e crook). In tedesco, Krake significapiovra.
Sebbene il nome kraken non appaia mai nei testi della mitologia norrena, le sue caratteristiche possono ricondursi a quelle dell'hafgufa, descritto nella Saga di Örvar-Odds e nelKonungs skuggsjá (1250). In questi testi si parla dell'hafgufa come di un mostro marino talmente grande da poter essere scambiato per un'isola quando si trovava in superficie. Questo tema (il mostro che sembra un'isola) è uno degli elementi ricorrenti principali nella tradizione sul kraken, che si sviluppò principalmente nel Settecento. Questo tema ha avuto anche sviluppi diversi, e in particolare accomuna il kraken con lo Zaratan, la balena-isola del mito di San Brendano di Clonfert.
Alcuni elementi della tradizione relativa al kraken (le bolle e gli spruzzi d'acqua dalle sue narici, le forti correnti e le violente onde provocate dai suoi spostamenti, il suo emergere come un'isola) fanno supporre ad alcuni studiosi che la versione originale del mito norreno possa essere correlata all'attività vulcanica sottomarina in Islanda.
La creatura leggendaria del Kraken è divenuta famosa, oggi, grazie anche ad innumerevoli riferimenti nella cultura popolare moderna; film, libri, giochi e videogiochi vedono comparire questo mostro leggendario come figura negativa all’interno di storie ed avventure.

venerdì 2 novembre 2012

Modern Witch Lague 5 - Alfabeto di Strega - [J]ötunn


[J] come [J]ötunn


Nella mitologia norrena gli Jotunn sono giganti, una razza mitologica dotata di forza sovrumana, descritto come in opposizione agli dei, sebbene frequentemente si associassere o addirittura si sposassero con essi, sia con gli aesir che con i Vanir.
La loro fortezza è situata nel mondo Jotunheimr, uno dei novi mondi della cosmologia norrena, diviso dal mondo degli uomini (Midgardr) solo da alte montagne e dense foreste.

I giganti Jotunn si dividono in due categorie:
I giganti della brina – Hrimpursas
I giganti di fuoco – Muspellsemigir

I giganti rappresentano le forze del caos primordiale e della natura selvaggia e distruttiva. Sono le creature corrispondenti al quinto elemento presente nella tradizione nordica: il ghiaccio.
La loro sconfitta per mano degli dei rappresenta il trionfo della cultura sulla natura, sebbene al costo di una continua vigilanza.
Heimdallr monta perpetuamente di guarda sul ponte Bifrost che porta da asgard a Jotunheimr e Thor spesso rende visita al mondo dei giganti per ucciderne quanti più gliene è possibile.

Nonostante la loro descrizione è generalmente negativa, così come il loro aspetto, capita anche di sentir nominare di giganti ai quale vengono attribuite caratteristiche del tutto opposte. Incredibilmente vecchi portano la saggezza donata dal tempo.
Odino si recò dai giganti Mimir e Vafprundir per guadagnare la sua conoscenza cosmica.
Molte spose degli dei erano gigantesse, poi accolte fra la stirpe degli Aesir; come Skadi , sposa del Dio Njordr, o ancora Gerdr, che diventa consorte di Freyr.

Modern Witch Lague 5 - Alfabeto di Strega - [I]ngwine - Ing


[I] come [I]ngwine – Ing


Ingwine e Inguin (Ing) sono nomi legati all'antico teonimo Ing, e che sembrano essere stati il vecchio nome del dio Freyr (in origine un epiteto che significava "lord").
Il nome Inguin o, in antico inglese Ingwine, deriva dal teonimo Ing- e significa "adoratore o amico di Ing".[2] Il teonimo potrebbe essere stato in origine il proto-germanico *Inguz,[3] ed appare in lingua norrena come Ingvifreyr e Ingunarfreyr, in antico inglese come fréa inguina, e significa "Signore degli Ing", ovvero il dio Freyr. Il nome appare anche tra gli Ingvaeones, un'alleanza di persone che ruotava attorno ad un culto comune. Altri nomi che contengono il teonimo sono Inguiomerus/Ingemar e Ynglingar, il nome di un'antica dinastia scandinava.
Dalla stessa radice Ing- deriva anche il nome della runa Ingwaz che è simbolo di fertilità, proprio come il Dio Freyr.

Festa dei Morti - 2 Novembre


Il giorno dei Morti è una continuazione della festa del Samhain, che comincia al tramonto del 1° Novembre, in cui si usavano accendere dei falò noti come Tinely Fires (teanlas o tindles). Il giorno dei Morti veniva celebrato con dei festeggiamenti che erano la continuazione della celebrazione della festa di Woden (Odino) quale Dio dei morti. Fra questo ci sono il corteo dell’Hodening, o Cavallo Selvaggio, e altri travestimenti, compresi gli spettacoli dei guitti che simbologicamente rimettono in scena i misteri della vita, morte e rinascita.
Nel giorno dei Morti si mangiano le tradizionali torte dei morti (soulcakes).


Ricetta per la Soulcake
Ingredienti per sei persone:

150 g di farina circa
100 g di fecola di patate
100 g di zucchero
125 g di yogurt
2 uova
1 pera
1 mela
40 g di uva passa
10 ciliegine candite
1 bustina di lievito per dolci
il succo di un limone
olio extravergine di oliva

Montate lo zucchero con le uova fino ad ottenere un composto spumoso, aggiungete la farina, la fecola e il lievito setacciati, lo yogurt, 3 cucchiai di olio extravergine di oliva e il succo del limone.
Passate nella farina l'uva passa precedentemente ammollata, strizzata e asciugata, la mela e la pera pelate e tagliate a dadini e le ciliegine tagliate grossolanamente.
Unite, delicatamente per non smontare l'impasto, la frutta e date al tortino la forma desiderata (potete porlo in uno stampo per plum cake, oppure creare dei biscotti dalla forma circolare..).
Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 35 - 40 minuti.


giovedì 1 novembre 2012

Tell the owl - Viaggio tra i mondi - Modern Witch Lague

Viaggio tra i Mondi

Questo argomento è per me piuttosto complesso, soprattutto perchè non ho grandi esperienze dirette riguardante questo argomento, ma posso più che altro parlare in modo teorico.

Il viaggio fra i mondi è un argomento che mi sta particolarmente a cuore per la tradizione che sto seguendo, ma nonostante questo ho diverse difficoltà ad affrontarlo.
Ho cominciato ad interessarmi a questa pratica circa un anno fa, quando mi sono avvicinata alla tradizione nordica, grazie soprattutto alla hedgewitchcraft ma non solo, grazie anche ad una pratica tipica della tradizione nordica: il seidr.
La pratica del viaggio fra i mondi è molto difficile, se una persona è dotata naturalmente di questo dono per poter effettuare viaggi è molto avvantaggiata, altrimenti ci vuole moltissima pratica ed esperienza.
Ci si può aiutare grazie a strumenti come musiche, tamburi, meditazioni guidate.
Le meditazioni, per quanto differenti, possono aiutare coloro che hanno difficoltà ad intraprendere esperienze di viaggi astrali.
Le meditazioni guidate, proprio perchè sono guidate, possono aiutare a sviluppare un po' meglio ciò che serve per i viaggi astrali, viaggi sciamanici ed altro.
Un progetto di meditazioni guidate che sto personalmente svolgendo mi sta molto aiutando nella visualizzazione e nel raggiungimento di determinati obiettivi, senza di esse probabilmente sarei completamente all'oscuro da tutto ciò. Per questo motivo sostengo che meditazioni guidate possono risultare utili per chi è alle prime armi poichè aiutano a migliorare in previsione poi di lavori più complicati e difficili.


A livello teorico sto affrontando anche uno studio di viaggi fra i 9 mondi del paganesimo nordico, per poter conoscerli meglio.
Oltre a questo lavoro teorico, io effettuo anche delle meditazioni incentrate sempre sui nove mondi. Circa una volta al mese cerco di svolgere meditazioni per capire e vedere meglio uno dei nove mondi del paganesimo norreno. Conoscerlo in maniera più approfondita e diretta.
Sono mondi diversi tra di loro questi mondi, con diverse peculiarità e creature che li abitano.

Altri lavori che si possono affrontare per entrare in contatto con gli spiriti nel caso in cui non si riesca ad effettuare viaggi astrali, è attraverso i sogni. Spiriti o antenati possono giungere proprio nei nostri sogni per comunicarci messaggi o risposte che attendiamo.
Per riuscire a lavorare con i sogni, se non si è propensi, ci si può aiutare con la forza di pietre o erbe apposite per questo scopo.

Purtroppo non ho potuto dire molto questo mese ma l'argomento è davvero particolare.
Concludo quindi qui per questo mese, al prossimo argomento, il prossimo mese.