Witch of Odin - Daughter of Fog and Ice - Sister of Wolves
~ Erede di Durin ~


lunedì 28 ottobre 2013

Samhain, festa celtica non festa del Diavolo!

Samhain è ormai alle porte, la festa più importante nel mondo pagano e quella più bersagliata dagli appartenenti di altre religioni (diciamo pure, dai cattolici). Come ogni anno, sono ormai giorni e settimane che si possono veder pubblicati sui social network stati e foto di ferventi cattolici con l’intento di boicottare Halloween, la festa che ad oggi vive ancora e che ovviamente è una rivisitazione moderna di Samhain. Ho pensato quindi di scrivere questo post sul mio blog, per ricordare a chi avrà voglia di soffermarsi e di leggere, le origini di Halloween e quindi le origini di Samhain, perché personalmente, da pagana, sono piuttosto stanca di vedere in giro messaggi dove si invoglia la gente a non mascherarsi per la notte del 31 Ottobre, poiché Halloween è una festa satanica e addirittura incitano a non soffermarsi nemmeno davanti alle vetrine di quei negozi che vendono articoli a tema poiché (letteralmente, da una foto trovata su Facebook) “Loro sono figli del maligno”. Di solito lascio correre ma credo invece che dovremmo agire di conseguenza, noi pagani dovremmo mettere foto e status su internet descrivendo quello che è realmente Samhain.
Mancando solo 3 giorni non mi viene possibile scrivere di mio pugno e dal nulla un articoletto ben fatto, per mancanza di tempo, così riutilizzo un vecchio articolo (non farina del mio sacco), che avevo salvato e stampato per il mio BOS.
Non ricordo quale fosse la fonte, probabilmente il blog o il sito di Sacerdotesse di Avalon, forse opera di Skayler, ma se qualcun altro riconoscesse questo articolo come suo, non me ne vogliate, sono passati tanti anni.
Vi lascio quindi all’articoletto sulle origini della festa, per poter condividere anche con chi non conosce questa ricorrenza pagana, quello che rappresenta, perché è importante per noi pagani che la nostra festa non venga denigrata con argomentazioni assolutamente false, perché siamo rispettosi e vorremmo che anche gli altri lo fossero nei nostri confronti e perché il nostro intento è, fra gli altri, quello della condivisione dell’Arte.

LA STORIA.
Samhain è il tempo in cui il semestre scuro comincia. E’ la fine del ciclo agricolo e della raccolta finale. Qualunque cosa lasciato nei campi dopo Samhain è proibito raccoglierlo, poiché ora appartiene agli spiriti della Natura. Nell’ antichità questo giorno corrispondeva all’ ultimo dell’ anno e quindi venivano terminate tutte le questioni in sospeso, veniva chiusa la stagione del pascolo, si concludevano tutti i commerci non finiti in estate, si saldavano i debiti ed i crediti.
E’ una delle due “notti degli spiriti”, l’ altra è Beltane. E’ quando il velo fra i mondi si assottiglia e la comunicazione fra noi e le anime erranti dei morti si fa più falcile. I fatati e gli spiriti sono particolarmente attivi in questa notte.
Si hanno le visioni e si trattengono gli auspici, si fanno divinazioni.
E’ l’ unico giorno in cui i messaggi ci raggiungono con facilità, ecco perché vengono eseguiti lavori di divinazione ed è consigliabile avere carta e penna per annotare tutto ciò che potremmo sentire, per non dimenticare o perdere nessuno di questi messaggi che talvolta sono talmente chiari da sentirli sussurrare all’ orecchio.
E’ egualmente uno dei tanti momenti di onorare e ospitare gli antenati morti.
Le preghiere e gli alimenti sono lasciati sui gradini della porto ed i portelli degli altari sono lasciati aperti, le sedie supplementari vengono messe fuori. I focolari sono più puliti ed i focolari domestici sono riaccesi da un falò comune sacro che è acceso

SAMHAIN CELTICO .
Insieme a Beltane, è questa la festa più importante. In queste due feste si pensava che le porte del Annwn (regno degli spiriti) e Sidhe (regno delle fate) fossero aperte.
A Samhain si celebrava il Capodanno celtico e poiché il freddo era dominio di Cailleach (regina dell’ Inverno), i rituali riguardavano il mondo dei morti, attraverso divinazioni e narrazioni di storie.
A Samhain ogni fuoco viene spento e riacceso solo il giorno successivo.
In verità non esistono testimonianze archeologiche o letterarie per poter affermare esattamente se Samhain indicasse solamente un periodo dell’ anno o fosse una divinità.
A favore della prima ipotesi vie è il fatto che esistevano altre divinità celtiche con un ruolo simile: per esempio per i Britanni il Dio della Morte era Gwynn ap Nudd, per i Gallesi Arawn, magli Irlandesi pare che non avessero tale divinità.
In questo giorno, spiriti e creature fatate invitano i mortali a trascorrere insieme un anno sulla collina delle delizie insieme a loro; in senso inverso agiscono i druidi, che scrivono messaggi per i defunti e li affidano al fuoco. Con il cibo e le bevande dell’ aldilà, vino, birra e idromele, si banchetta per tutta la durata della festa, che si svolge da un minimo di 3 giorni a un massimo di 6 settimane, fra riunioni, battaglie, profezie, incantesimi e sacrifici rituali, in onore del Dio della fertilità Dagda e della sua sposa Morrigham.
Una leggenda irlandese riferisce che tutte le persone morte l’ anno precedente tornassero sulla terra in cerca di nuovi corpi da possedere per l’ anno venturo.
Così nei villaggi si spegneva ogni focolare per evitare gli spiriti maligni soggiornassero nel villaggio: il rito consisteva appunto nello spegnere il Fuoco Sacro sull’ altare e riaccendere il Nuovo Fuoco il mattino seguente. Questo simboleggiava l’ arrivo del Nuovo Anno. Quando il mattino giungeva, i Druidi portavano le ceneri ardenti del fuoco presso ogni famiglia che provvedeva a riaccendere il focolare domestico. Probabilmente la migliore spiegazione del motivo che spingeva i Celti a spegnere il fuoco non era quello di scoraggiare gli spiriti maligni, bensì questa usanza nasceva dal fatto che tutte le tribù celtiche dovevano riaccendere il fuoco da una sorgente comune, il Sacro Fuoco Druidico che era lasciato bruciare nel Mezzo dell’ Irlanda a Usinach.
Le bestie venivano radunate e rinchiuse in recinti per svernare Ciascun gruppo di famiglie (clan) si recava in un villaggio più piccolo e riparato per svernare. Il villaggio vero e proprio si separava, e si sarebbe riunito solo a Beltain. Il clima era sfavorevole a qualsiasi festa pubblica, e per di più nella notte di Samhain i morti e gli spiriti tornavano sulla terra. Nessuno osava avventurarsi fuori dalla propria abitazione. Non c'erano dunque rituali comunitari o feste gaudenti pubbliche (notturne) come invece spesso si è portati a credere. Solo i druidi si riunivano nelle antiche radure delle Selve Sacre o fra i megaliti sparsi lungo i ley, le linee in cui scorreva l'energia della Terra, e lì celebravano solennemente l'Inizio del Nuovo Anno.
Ma vi sono altre usanze di cui parlano fiabe e leggende.
La tradizione popolare riferisce che la notte di Samhain si praticavano dei riti divinatori che riguardavano previsione del tempo, matrimoni e la fortuna per l'anno venturo.
Vi erano due riti: quello dell'immersione delle mele e quello dello sbucciare la mela.
L'immersione delle mele era una divinazione per un matrimonio: la prima persona che mordeva una mela si sarebbe sposata l'anno seguente.
Sbucciare la mela era una divinazione sulla durata della vita. Più lungo era il pezzo di mela sbucciato senza romperlo, più lunga sarebbe stata la vita di chi la sbucciava.
In Scozia la notte di Samhain le persone seppellivano delle pietre nella terra e vengono ricoperte di cenere e vengono lasciate indisturbate. Al mattino se una pietra era stata smossa, significava che la persona che l'aveva seppellita sarebbe morta entro la fine dell'anno.
In Irlanda è tipico, in tutte le famiglie, preparare il cosiddetto colcannon, piatto tipico di questa ricorrenza. Il nome deriva dall'irlandese e significa "cavolo chiazzato": è una ricetta fatta con purè di patate, cavolo tritato e cipolla, servito caldo con molto burro. Solitamente al suo interno si nascondeva una moneta ed il fortunato che la trovava aveva il privilegio di poterla tenere.

Come accadde con gli elementi 'pagani' del cristianesimo, anche alcune feste celtiche passarono nella cultura cristiana. Dopo che i romani sottomisero i Celti di fatti, la Roma cattolica cercò di convertire i celti pagani in cattolici. Divenne però chiaro alla Chiesa che i Celti, nonostante la loro apparente sottomissione alla cultura cristiana, continuavano ad aderire testardamente ad alcuni elementi del loro vecchio credo.
Cosi', all'incirca nel settimo secolo A.C., la Chiesa spostò il giorno di Ognissanti, una festa che onorava il martirio dei primi cristiani, da maggio al primo novembre, in modo da unirla agli antichi rituali druidici del 31 ottobre. Non solo, la Chiesa assegnò anche dei nuovi significati cristiani a molti dei simboli residui associati al Samhain. Nel decimo secolo A.C., si consolidò così la tradizione di celebrare il giorno di Ognissanti durante i riti di inizio dell'autunno. In questa giornata si onoravano tutti i morti, non solo i primi santi cristiani, rinforzando così l'associazione con le celebrazioni celtiche di una stagione dell'anno infestata dagli spiriti. Con il passare del tempo questi spiriti, che una volta venivano ritenuti selvaggi e potenti, assunsero un connotato nettamente diabolico e malvagio.

La chiesa affermava infatti che gli dei e le dee e tutti gli altri esseri soprannaturali delle religioni antiche fossero di impronta diabolica, che le forze spirituali con cui le persone venivano in contatto erano vere, ma che costituivano delle manifestazioni del diavolo, principe della beffa, che conduceva l'uomo verso l'adorazione di falsi idoli. Così, durante le celebrazioni per Halloween, apparvero rappresentazioni di fantasmi, scheletri, simboli della morte, del diavolo e di altre creature maligne, come le streghe.


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